Foto di Anna Battistella - In principio furono i buffoni

Laboratorio intensivo di recitazione intorno all’Arte del Buffone medievale.

Con Michele Mori e Marco Zoppello

Dal 21 al 27 Agosto 2023

Il laboratorio si rivolge ad attori e allievi attori, giovani con esperienza minima pregressa che intendano esplorare il mondo del teatro popolare.

Per poter organizzare al meglio il laboratorio abbiamo deciso di fissare un termine per le iscrizioni: 𝐢𝐧𝐯𝐢𝐚𝐭𝐞 𝐥𝐚 𝐯𝐨𝐬𝐭𝐫𝐚 𝐫𝐢𝐜𝐡𝐢𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐝𝐢 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞𝐜𝐢𝐩𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐞𝐧𝐭𝐫𝐨 𝐦𝐚𝐫𝐭𝐞𝐝𝐢̀ 𝟐𝟑 𝐦𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐨𝐫𝐞 𝟏𝟖.𝟎𝟎

PER ULTERIORI INFO E ISCRIZIONE:
formazione@stivalaccioteatro.it
0444 534321

L'arte del buffone

Alle radici del teatro rinascimentale e della Commedia dell’Arte troviamo alcune figure ibride di performers, solisti dell’arte attoriale impiegati nel ruolo di intrattenitori di piazza e di palazzo. Il loro repertorio era vasto e articolato: ballavano, si travestivano da donne, recitavano e cantavano in falsetto, imitavano suoni, rumori, voci di animali, uomini, donne, bambini, stranieri, a ciò affiancavano una gestualità oscena, salti e acrobazie.

Il laboratorio si propone di indagare, a partire dall’improvvisazione e dai meccanismi comici, l’arte dell’intrattenitore per antonomasia: il buffone.
Ogni partecipante costruirà il proprio oratore, a partire dalle capacità individuali di ciascuno, attitudini al movimento, al canto, alla danza, ai dialetti, al suono di uno strumento.

Nel teatro popolare ognuno sfrutta al meglio le proprie qualità, sviscerandole, esplorandole ed esaltandole per farle poi vivere nella scena: il gruppo di lavoro, tramite gli esercizi, sarà portato a sfruttare i punti di forza di ognuno; i partecipanti saranno condotti a mettere in gioco le loro caratteristiche nella creazione di un linguaggio comune.
A partire dal proprio buffone si costruirà poi una nuova drammaturgia, “monologante” o d’insieme, dove storie popolari, stornelli, novelle e motivi della tradizione folkloristica verranno rimasticati e riportati sul palcoscenico.
Partendo dalla lezione del Maestro Dario Fo, proveremo a perseguire l’idea di un teatro popolare stratificato, sacro e profano, universale e proprio per questo capace di parlare a tutti.

Il gruppo dei buffoni incontrerà poi il pubblico, all’interno del Festival Be Popular, in una restituzione finale tra storia e contemporaneità.