«Si tratta non solo di un ben recitato lavoro teatrale, ma anche di un tuffo letterario dentro fonti linguistiche ormai assai poco praticate e che invece rendono lo spettacolo adattissimo ad un pubblico ampio.»
— RENZO FRANCABANDERA, PANEACQUACULTURE
SINOSSI
Profondità delle lande desolate dell’inferno. Un tranquillo ed eterno giorno di torture strazianti. D’un tratto si leva un latrare sguaiato, sono i diavoli di malebranche che corrono da una parte all’altra alla ricerca del loro Re: il terribile Satana. Sulle rive dello Stige sono giunte millemila anime, così, d’un tratto, portate all’altro mondo da una fulminante peste bubbonica, vaiolica, assassina e vigliacca. L’Ade è di colpo intasato e Minosse, impietoso giudice delle anime, è costretto a fare i salti immortali per esaminare le colpe di tutti. Le operazioni vanno a rilento, gli spiriti protestano, insorgono, volano insulti e qualche brutta bestemmia. Belzebù, con profonda saggezza, offre uno sconto di pena alle anime di tre buffoni, Zuan Polo, Domenico Tagliacalze e Pietro Gonnella per tornare a fare ciò che in vita gli riusciva meglio: intrattenere. Lo spettacolo ripesca dall’antica arte del buffone, l’intrattenitore per antonomasia, il più devoto cultore dello sghignazzo.
LO SPETTACOLO
Da che mondo è mondo i Comici sono spaventati quanto attratti dall’Inferno. Non c’è niente da fare, l’Averno è la destinazione finale per chi è pronto a tutto per strappare una risata. L’inferno e tutti i suoi sulfurei carcerieri sono alla base della tradizione popolare e dei racconti dei cantastorie. Esso racchiude al suo interno l’alto e il basso, il tragico e il grottesco. Ce ne consegna immortale esempio l’Alighieri quando quel suo diavolo Barbariccia, nel canto XXI, diede l’avanti marsc’ con quel suono dal basso ventre, o meglio: “del cul fatto trombetta”. E di esempi ce ne sarebbero a bizzeffe, senza nemmeno il bisogno di scomodare il diavolo Alichino, padre della celeberrima maschera dal vestito variopinto.
Ho provato ad indagare, tra il tardo medioevo e il rinascimento, qualche esempio di racconti infernali, libelli basso corporei dal sentore mefitico. I fablieux francesi ne sono ricolmi, uno su tutti “il peto del villano”. Racconto faceto su un povero spirito demoniaco vittima dei miasmi di un contadino malsano. Sempre a proposito di morte la tradizione orale del nostro paese racconta di alcuni momenti carnevaleschi dove si usava recitare il paradossale testamento del porco e, perché no, di numerosi altri animali da cortile, ascoltati in pubblica piazza prima di diventare portata principale del martedì grasso. Ma di storie, novelle, cantari e stornelli ce ne sono e ce ne sarebbero molti.
A narrare questi episodi sono tre attori o meglio buffoni, comici, reietti, gente disposta a tutto per portare il riso. Lo faranno servendosi dell’arte buffonesca, quella maestria quattrocentesca che partorì poi la grande tradizione dei comici dell’Arte. Strambe figure, novelline, travestimenti grotteschi, cantari bislacchi, maschere demoniache e improvvisazioni oscene saranno alla base de “Buffoni all’Inferno”, un decamerone buffo e tragico.
Matteo Cremon, Michele Mori e Stefano Rota, interpreti d’esperienza, da anni proiettati verso il teatro popolare, la commedia dell’arte, il gioco più puro del teatro, hanno accettato la sfida di scavare tra testi, racconti dimenticati e tradizioni folkloristiche, alla ricerca nientemeno che del cuore dell’inferno.
Marco Zoppello




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Prossime date
novembre
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(Domenica) 17:00
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Dove
Teatro Marenco
Via Cardinale Francesco Adriano 1, Ceva (CN)
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Dove
Teatro Baudi di Selve
Vicolo del Teatro, Vigone (TO)
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(Mercoledì) 20:30
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Orario
(Giovedì) 21:00
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Scheda spettacoloaprile
Orario
(Mercoledì) 20:30
Dove
Forum Brixen Bressanone
Via Roma 9, Bressanone (BZ)
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(Giovedì) 20:30
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Scheda spettacolo10apr20:30BUFFONI ALL'INFERNO20:30 Teatro Nobis, Via Europa 9, Brunico (BZ)Scheda spettacolo
Orario
(Venerdì) 20:30
Dove
Teatro Nobis
Via Europa 9, Brunico (BZ)
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(Sabato) 20:30
Dove
Teatro dei Filodrammatici Gino Coseri
Passaggio Scolastico Maria Damian, Laives (BZ)
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(Martedì) 20:30
Dove
Teatro Elfo Puccini
p.zza del Teatro 2 39012 Merano BZ - Italia
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(Mercoledì) 20:30
Dove
Teatro Comunale Vipiteno
Piazza Johann Wolfgang von Goethe, 1, 39049 Vipiteno BZ
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(Giovedì) 21:00
Dove
Cineteatro Edelweiss
Piazza Cuzzi, 8, Besana In Brianza (MB)
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Scheda spettacoloCrediti
con (in ordine alfabetico)
interpreti / personaggi
Matteo Cremon / Zuan Polo
Michele Mori / Pietro Gonnella
Stefano Rota / Domenico Tagliacalze
–
soggetto originale e regia Marco Zoppello
–
scenografia Matteo Pozzobon e Roberto Maria Macchi
costumi Lauretta Salvagnin
disegno luci Matteo Pozzobon
maschere e carabattole Stefano Perocco e Tullia Dalle Carbonare
musiche originali Ilaria Fantin
assistente alla regia Alvise Romanzini
–
costumi realizzati da Antonia Munaretti
scene realizzate da Roberto Maria Macchi e Matteo Pozzobon con la consulenza artistica di Alberto Nonnato nella Bottega di Stivalaccio Teatro
calzature Aldo Biasibetti
–
responsabile di produzione e distribuzione Federico Corona
coordinamento organizzativo Mary Salvatore
organizzazione Massimo Molin
amministrazione Ilaria Meda
concept e visual Caterina Zoppini
–
produzione Stivalaccio Teatro
si ringraziano il Teatro Busnelli di Dueville e l'Accademia Olimpica di Vicenza

