«Il passo è popolare, l’animo è colto e Strighe maledette! è un lavoro frutto di passione e intelligenza, che offre al pubblico livelli diversi di lettura»

— LORENZO PAROLIN, IL GIORNALE DI VICENZA

È il 1518, ad Edolo, in Valle Camonica, quando una tremenda siccità, unita ad un morbo che uccide uomini e animali, getta il paese nel caos più totale. I villani sono esausti, le strighe hanno colpito di nuovo! Stanche di fòter e balar con Belzebù nei prati del monte Tonale, sono ridiscese a valle per spargere le loro polveri mefitiche su uomini e greggi.
Quattro donne vengono ritenute colpevoli di tali delitti e, inseguite dal popolo inferocito, trovano rifugio nella chiesa di San Giovanni il Battista.
Le quattro donne: una guaritrice, una prostituta, una nobildonna e una contadina, vengono a lungo interrogate dall’inquisitore, ma nessuna confessa. Eppure tra di loro si nasconde almeno una strega! Il popolo freme, la rabbia monta e ribolle tra la gente, la misura è colma. La folla striga a gran voce: Strighe maledette!
Entro domani mattina una delle quattro deve consegnarsi al braccio secolare, perché sia fatta giustizia. Una notte di tempo per decidere chi delle quattro dovrà sacrificarsi per le altre. Una notte di tempo per trovare un capro espiatorio. Una notte di tempo per decidere chi, tra le quattro sfortunate, dovrà venire arsa viva nella pubblica piazza.

La caccia alle streghe è un evento tristemente noto, che per molti secoli ha attraversato tutta Europa per giungere fino alle Americhe.
Lamia, masca, janara, baugia, striga, stria, tante e tante ancora sono le varianti di “strega” ritrovate nei dialetti di tutta la nostra penisola.
Lo spettacolo vuole raccontare, attraverso il puntello della comicità, alcune novelle, leggende e racconti folklorici, che hanno come protagoniste le donne. Ma fate attenzione, non si tratta di donne angelicate o assunte ad oggetto di desiderio, bensì di maleficae, adescatrici, herbarie e meretrici. Come ad esempio le donne smaniose di sesso raccontate nei fabliaux francesi, le donne ribelli della letteratura latina o le grandi peccatrici delle antiche scritture. A fare da sfondo la più tremenda caccia alle streghe mai capitata ai confini della Repubblica di San Marco: i roghi della Valle Camonica.

«Et pare che da quel tempo in qua siano trasferite le strigaria de albania in questa valle camonica»

Giuseppe Da Orzinuovi, Lettera

Presentazione di Marco Zoppello

Prossime date

novembre

22nov20:30Strighe Maledette!20:30 Teatro Comunale di Dimaro, Piazza Madonna della Pace 10, Dimaro (TN)Scheda spettacolo

23nov17:00Strighe Maledette!17:00 Teatro Modernissimo, Piazza IV Novembre 1, Noventa Vicentina (VI)Scheda spettacolo

27nov20:30Strighe Maledette!20:30 Teatro Comunale di Mirano, Via della Vittoria, 75, Mirano (VE)Scheda spettacolo

29nov20:45Strighe Maledette!20:45 Teatro della Corte, via XXII Novembre 3, Osoppo (UD)Scheda spettacolo

gennaio

08gen21:00Strighe Maledette!21:00 Fondazione Nuovo Teatro Faraggiana, Via dei Caccia, 1F - Novara (NO)Scheda spettacolo

09gen20:45Strighe Maledette!20:45 Teatro Marconi Calcinato, Via Carlo Alberto, 25011 Calcinato (BS)Scheda spettacolo

febbraio

03feb21:00STRIGHE MALEDETTE! - Zero Branco 2025/2621:00 Auditorium Comunale G. Comisso, Via G. B. Guidini, 52 - Zero Branco (TV)Scheda spettacolo

marzo

19mar21:00Strighe Maledette!21:00 Teatro di Cembra, Via San Carlo 1, Cembra (TN)Scheda spettacolo

aprile

21apr21:00Strighe Maledette!21:00 Teatro Comunale San Pietro, Piazza Pio XII 14, Mezzolombardo (TN)Scheda spettacolo

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Crediti

con (in ordine alfabetico)
interpreti / personaggi
Sara Allevi / Donna Laura da Urbino, guaritrice marchigiana
Anna De Franceschi / Orsolina Toni detta Orsolina la Rossa, contadina modenese
Eleonora Marchiori / Maddalena Bradamonte detta la Nasina, meretrice veneziana
Maria Luisa Zaltron / Aurora de Rubeis, nobildonna

soggetto originale e regia
Marco Zoppello

scenografia Andrea Belli
costumi Lauretta Salvagnin
disegno luci Matteo Pozzobon
maschere e carabattole Stefano Perocco di Meduna e Tullia Dalle Carbonare
musiche originali Massimiliano Varusio
trucco e parrucco Elena Cipolato
assistente alla regia
Francesca Boldrin
foto manifesto, di scena e trailer Serena Pea

costumi realizzati da Antonia Munaretti
scene realizzate da
Roberto Maria Macchi e Matteo Pozzobon nella bottega di Stivalaccio Teatro

responsabile di produzione e distribuzione Federico Corona
coordinamento organizzativo Mary Salvatore
organizzazione Massimo Molin 
amministrazione Ilaria Meda
concept e visual
Caterina Zoppini

produzione
 Stivalaccio Teatro
in co-produzione con Operaestate Festival Veneto