Domenica 18 novembre 2018 ore 17.00
Casier, Teatrino scuole elementari in via Basse 3

FEBO TEATRO / FONDAZIONE AIDA

IL MAGO DI OZ

Elaborazione testo di Gianluca Meis
Regia di Pino Costalunga
Con Claudia Bellemo, Sara Favero e Nicola Perin
dai 4 anni

La piccola Dorothy, una bambina che vive nel Kansas assieme ai propri zii, viene scaraventata da un ciclone improvviso in un paese popolato da strani personaggi. Con la sua casa atterra nel villaggio dei Succhialimoni, degli ometti bizzarri che le mostrano da subito la loro gratitudine: la bambina ha ucciso la Strega cattiva dell’Est, che ha avuto la peggio schiacciata dalla caduta della casa. Quello che resta di lei sono delle scarpe d’argento che Dorothy indossa senza capire quali grandi poteri nascondano. Il suo unico pensiero è quello di fare ritorno a casa, ma pare che il solo che possa aiutarla è il Mago di Oz. Dorothy, quindi, altro non può fare che andare a cercare il Grande e Terribile Oz che si trova al centro di quel magico regno. Lungo il cammino che la condurrà dal Mago, Dorothy incontra lo Spaventapasseri, il Boscaiolo di Latta e il Leone Vigliacco. Ognuno di loro pensa di avere un vuoto da colmare, come se mancasse loro qualcosa per essere ciò che desiderano, per questo hanno bisogno anche loro dell’intervento del Mago di Oz. Lo Spaventapasseri crede di aver bisogno di un cervello, il Boscaiolo di Latta di un cuore e il Leone di coraggio, mentre Dorothy non vuole fare altro che ritornare nel suo paese. Durante il viaggio alla ricerca del Grande Mago di Oz, ognuno di loro, affrontando le proprie paure per superare gli ostacoli che incontrerà lungo il percorso, mostrerà di possedere già ciò che pensava gli mancasse. Da sempre considerata una delle favole più belle per l'infanzia, il Mago di Oz conserva intatto il suo fascino anche grazie alle numerose interpretazioni che negli anni ne sono state date;  esistono molteplici letture possibili di questo meraviglioso viaggio, noi ci siamo rivolti direttamente al testo di Baum cercando di evidenziarne l'aspetto più "fantastico" legato a quell'esperienza attraverso cui tutti siamo passati: quel pericoloso e tortuoso cammino che è il crescere, il diventare grandi. Ci vuole decisamente cervello, cuore e coraggio!

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Domenica 25 novembre 2019 ore 17.00
Silea, Teatro Parrocchiale

STIVALACCIO TEATRO

ROMEO E GIULIETTA, L'AMORE È SALTIMBANCO

soggetto Originale: Marco Zoppello
con: Anna De Franceschi, Michele Mori e Marco Zoppello
costumi: Antonia Munaretti - scenografia: Alberto Nonnato - maschere: Roberto Maria Macchi
duelli: Giorgio Sgaravatto - consulenza musicale: Veronica Canale
regia: Marco Zoppello

Girolamo Salimbeni e Giulio Pasquati, sopravvissuti all'inquisizione, ripiegano sul poco onorifico mestiere dei saltimbanco...ma finalmente giunge, inaspettata, l'occasione per riscattarsi. Recitare per Enrico III, futuro Re di Francia, nientemeno che la più grande e tragica storia d'amore di tutti i tempi: Romeo e Giulietta.
Ed ecco comparire nel campiello Veronica Franco, “honorata cortigiana” della Repubblica, disposta a cimentarsi nell'improbabile parte dell’illibata giovinetta. Si assiste dunque ad “prova aperta”, dove la celeberrima storia del Bardo prende forma e si deforma nel mescolarsi di trame, di dialetti, canti, improvvisazioni, suoni, duelli e pantomime.

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Domenica 2 dicembre 2019 ore 17.00
San Cipriano di Roncade, Sala Parrocchiale

NATA TEATRO 

I QUATTRO MUSICANTI DI BREMA

regia: Andrea Vitali
di e con: Livio Valenti
scenografie: Andrea Vitali
pupazzi: Andrea Vitali
luci: Federico Tabella e Michele Vignali

Conoscete la storia dei Quattro Musicanti di Brema? Sì, benissimo! Ma noi ve la raccontiamo a tempo di rock and roll! Tre spettatori diventeranno attori dello spettacolo insieme a Livio Valenti per preparare il grande concerto nel bosco; partendo dalla fiaba classica scritta dai fratelli Grimm, il racconto viene rinarrato in chiave moderna pur mantenendo tutti i temi dell’originale.
Un asino, un gatto, un cane e un gallo si ribellano allo sfruttamento a cui l’uomo li sottopone e fuggono verso la città di Brema; sono vecchi e stanchi, ma ancora conservano nel loro cuore un sogno di libertà: vogliono entrare a far parte della famosa “Band” della città di Brema. Durante il tragitto, si imbattono
nei briganti che riusciranno a sconfiggere grazie alla forza della loro amicizia e del sogno che stanno inseguendo; insieme i quattro protagonisti riusciranno a superare ogni ostacolo, diventeranno grandi musicisti e trionferanno esibendosi, di fronte a un grande pubblico, nel più grande concerto della storia
del rock and roll.
Lo spettacolo mette in risalto diverse tematiche come il valore della libertà e dell’amicizia, la forza della speranza e della volontà che permettono di superare ogni ostacolo per raggiungere un obiettivo.

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Domenica 9 dicembre 2019 ore 17.00
Casier, Teatrino scuole elementari in via Basse 3

STIVALACCIO TEATRO

DON CHISCIOTTE, TRAGICOMMEDIA DELL'ARTE

Soggetto Originale: Marco Zoppello - Dialoghi: Carlo Boso e Marco Zoppello
Interpretazione e Regia: Michele Mori e Marco Zoppello
Costumi e Fondale - Antonia Munaretti - Maschere: Roberto Maria Macchi
Tecnico audio/luci: Matteo Pozzobon
Consulenza artistica: Carlo Boso

Giulio Pasquati, padovano, in arte Pantalone e Girolamo Salimbeni, fiorentino, in arte Piombino, sono due attori della celebre compagnia dei Comici Gelosi. Salgono sul palco per raccontare di come sono sfuggiti dalla forca grazie a Don Chisciotte, a Sancho Panza ma sopratutto grazie al pubblico.
A partire dall'ultimo desiderio dei condannati a morte prendono il via le avventure di una delle coppie comiche più famose della storia della letteratura, filtrate dall'estro dei due saltimbanco che arrancano nel tentativo di procrastinare l'esecuzione, tra mulini a vento ed eserciti di pecore. E se non rammentano la storia alla perfezione, beh, poco importa, si improvvisa!

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Domenica 20 gennaio 2019 ore 17.00
Silea, Teatro Parrocchiale

STIVALACCIO TEATRO

LA BELLA E LA BESTIA

testo e regia: Marco Zoppello
con: Sara Allevi, Giulio Canestrelli e con Matteo Pozzobon
musica: Friedrich Micio - ideazione e creazione figure: Ariela Maggi
costumi: Antonia Munaretti - scenografia: Alberto Nonnato - disegno luci: Matteo Pozzobon

Un fitto bosco di alberi alti e scuri, i cui rami ricurvi, carezzati dai raggi della luna, formano ombre intricate sul terreno. Laggiù, in fondo, ancora più in fondo: una Luce. Un Castello e, in alto, una finestra. Dorme una fanciulla dai biondi capelli, dorme e sogna. Sogna artigli e peli ispidi, ma anche splendidi principi e luoghi fatati.
Esistono sogni più veri del vero, verosimili come uno specchio..ecco, lo vedo! Sembra che Lui ci sia, ma non c’è. Dov’è? Chi c’è dentro lo specchio?
Lei è Bella. Così bella che tutti la chiamano soltanto: Bella. Ma il castello non è certo il suo, è di Lui. No, non del Principe, ma della Bestia. Così bestia che tutti lo chiamano soltanto: Bestia. Anzi, lo chiamerebbero, se qualcuno lo andasse mai a trovare. Non è cattivo, non è incivile, maleducato, stupido, è semplicemente...Bestia. E come tutte le bestie fa paura. Come fa paura il bosco, come fanno paura le ombre intricate su di un terreno brullo e i castelli sconosciuti. Come fa paura l’amore.

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Domenica 27 gennaio 2019 ore 17.00
Casale sul Sile, Auditorium

TEATRO BLU

SHABBES GOY

da uno studio su “Il muro invisibile” di Harry Bernstein

IN COLLABORAZIONE CON MONI OVADIA

di e con: Silvia Priori, Roberto Gerboles

Una strada come tante, ma solo in apparenza, perché al suo centro corre un muro invisibile: gli ebrei da una parte, i cristiani dall'altra.
Si parla di una famiglia ebrea come tante: il padre, fuggito dai pogrom polacchi, lavora alle manifatture tessili, sperperando gran parte del suo salario al pub. La madre manda avanti la famiglia come può, ricorrendo a mille espedienti. La loro povera casa si allinea con altre simili su una strada di ciottoli di una cittadina industriale del nord dell’Inghilterra.
La Prima Guerra Mondiale incombe, e con essa eventi che cambieranno per sempre la vita della famiglia, e quella della strada. Quando Lily, la sorella maggiore vince con il massimo dei voti una borsa di studio, il padre si oppone e la trascina con sé alle manifatture. Ma alla fine della guerra l’amore segreto per Arthur, un ragazzo cristiano, darà a Lily la forza di ribellarsi e di sfuggire a un destino segnato. Solo il figlio nato da questa unione negata sarà in grado di aprire una crepa nel muro, lasciando filtrare un raggio di luce.

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Domenica 10 febbraio 2019 ore 17.00
San Cipriano di Roncade, Sala Parrocchiale

TEATRO GUASCONE

BALCANIKAOS

di e con Andrea Kaemmerle (ovvero il buon soldato Svejk)
accompagnato da ottimi musici KIetzmer Balcanici

Una strada come tante, ma solo in apparenza, perché al suo centro corre un muro invisibile: gli ebrei da una parte, i cristiani dall'altra.
Si parla di una famiglia ebrea come tante: il padre, fuggito dai pogrom polacchi, lavora alle manifatture tessili, sperperando gran parte del suo salario al pub. La madre manda avanti la famiglia come può, ricorrendo a mille espedienti. La loro povera casa si allinea con altre simili su una strada di ciottoli di una cittadina industriale del nord dell’Inghilterra.
La Prima Guerra Mondiale incombe, e con essa eventi che cambieranno per sempre la vita della famiglia, e quella della strada. Quando Lily, la sorella maggiore vince con il massimo dei voti una borsa di studio, il padre si oppone e la trascina con sé alle manifatture. Ma alla fine della guerra l’amore segreto per Arthur, un ragazzo cristiano, darà a Lily la forza di ribellarsi e di sfuggire a un destino segnato. Solo il figlio nato da questa unione negata sarà in grado di aprire una crepa nel muro, lasciando filtrare un raggio di luce.

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Domenica 17 febbraio 2019 ore 17.00
Casale sul Sile, Auditorium

STIVALACCIO TEATRO

UCCI UCCI... POLLICINO E ALTRE FIABE

di: Sara Allevi e Michele Mori
con: Anna De Franceschi e Michele Mori in alternanza con Eleonora Marchiori e Leonardo Tosini
allestimento scenico e costumi: Woodstock Teatro
locandina: Silvia Lazzarin
regia: Michele Mori

Due bambini, Emilio e Susanna, vivono la paura in modo diverso. Entrambi hanno ascoltato il racconto della fiaba di Pollicino e, nel buio della loro stanza da letto, s’immaginano l’arrivo dell’Orco.
Emilio è terrorizzato mentre Susanna è eccitata e pronta ad affrontare il terribile mostro. L’importante è non dormire, per non farsi cogliere impreparati! Ma come fare?
Per non addormentarsi le provano di tutte ma con scarsi risultati. Poi l’idea! L’unica cosa che può tenerli svegli è la paura stessa! Cominciano così a raccontarsi le storie che più li terrorizzano, condite da streghe, fantasmi e genitori crudeli!
La paura diventa così un gioco in cui i due bambini si troveranno a recitare e inventare, fino a dimenticarsi dell’Orco, o meglio, a saperlo affrontare con il sorriso.

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Domenica 24 febbraio 2019 ore 17.00
Silea, Teatro Parrocchiale

MATAZ TEATRO

SOGNO DI MEZZ'ESTATE

da “Sogno di una notte di mezza estate” di William Shakespeare

traduzione e adattamento a cura di Andrea Pennacchi

con Marco Artusi, Evarossella Biolo, Gianluigi Meggiorin, Beatrice Niero

regia di Andrea Pennacchi

assistente alla regia Davide Dolores

scenografia a cura di Woodstock Teatro

produzione  Dedalofurioso/Matàz Teatro

Il Sogno è considerato il primo vero capolavoro del giovane William Shakespeare, concepito nell’inverno del 1596. Tratta di un’estate ideale, magica, in cui intrecciare miti greci, giovani innamorati, fate ed elfi del folklore letterario e rustici artigiani della campagna inglese intenti a preparare uno spettacolo amatoriale.
È, ci assicura l’autore, un sogno, ma di chi? Di Bottom/Chiappa? Di Puck? Dei giovani innamorati? Del Pubblico? Il sogno di chiunque, in una qualsiasi notte di mezz’estate, quando il mondo è più… grande. Talmente grande da permetterci di attraversare a piedi, in mutande per citare un poeta nostrano, i miti, le favole, le storie.
Il disaccordo tra Titania (avatar della dea Diana) e Oberon (signore celtico degli elfi), scatenato non dall’ennesimo tradimento ma da una questione di protocollo, di puntiglio, minaccia di distruzione l’intera realtà e di riversarsi sui loro protetti umani: Ippolita, regina delle Amazzoni, e Teseo, signore di Atene, che stanno per sposarsi; la fuga di due coppie di innamorati (per loro natura appartenenti a tutti i tempi e a tutti i luoghi) nella foresta, e una scalcagnata banda di attori dilettanti nostrani forniranno a Puck, spirito diabolico Anglosassone, l’occasione per riappacificare i due e salvare il mondo.
È una festa onirica di racconti: amore, mito, fiaba, commedia casalinga; un arazzo di narrazioni intrecciate da Chiappa il tessitore, clown saggio e visionario, da Puck, il demone incatenato e costretto a fare del bene, e Ippolita, l’amazzone sconfitta e moglie vittoriosa.
I tre saranno le voci principali, le prospettive dei tre narratori impegnati a svolgere sotto i nostri occhi l’intero racconto dal punto di vista della corte, del bosco e della città: narrando e vestendo a tratti i panni di tutti i personaggi dello spettacolo. Tre voci soliste in tre ambienti precisi, circondate da un coro dissonante di personaggi.
Questo sogno è per noi: la visione di Chiappa, la magia di Puck, la crescita dell’immaginazione sancita da Ippolita, ci faranno essere qualcosa di più che mere ombre.

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Domenica 3 marzo 2019 ore 17.00
Silea, Teatro Parrocchiale

MOLINO ROSENKRANZ

DIETRO ALL'OBLÒ

Uno spettacolo sui sogni, quelli che avevamo da bambini, quelli perduti, da rincorrere, da ritrovare…
perché il mondo può essere colorato se sappiamo affrontarlo nel modo giusto.

con Marta Riservato e Roberto Pagura
regia Fabiano Fantini
selezione musiche Annalisa Chivilò
sceneggiatura originale
foto Fabio Passador
video Matteo Sabbadini MAMAIS

Niki, diventata grande troppo in fretta, corre sempre, il tempo non le basta mai e il mondo le appare grigio. Un giorno come tanti, in una lavanderia a gettoni, un incontro casuale la trasporta in un altro mondo, fa un viaggio nei ricordi, incontra improbabili personaggi e ritrova a poco a poco i suoi sogni perduti. Ed è così che dietro a una normale lavatrice a gettoni si nasconde un luogo misterioso e affascinante che può aprirsi e svelare i meccanismi della fantasia.
La sceneggiatura, scritta a otto mani, esprime il desiderio di parlare della realizzazione dei propri sogni. Come? Con l’impegno, il coraggio e un pizzico di follia suggeriscono gli autori. Restando sempre un po’ bambini, trovando il modo per non farsi bloccare dal pensiero troppo razionale, dalla mancanza di tempo, dall'incapacità di lasciarsi andare alle proprie emozioni, ma anche imparando a vedere il quotidiano con occhi diversi, trovando il bello in ciò che si fa.

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Intero € 8 — Ridotto € 5
Le riduzioni sono valide per gli over 65, gli under 30 e i tesserati delle biblioteche.
Promozione famiglia 15 €
Abbonamento a 10 spettacoli 50 €

Vendita biglietti e abbonamenti dalle ore 16.00 presso i luoghi di spettacolo.
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Informazioni

Stivalaccio Teatro
tel. 371 1984391 tutti i giorni ore 10.00—12.00
e durante gli orari di apertura della biglietteria
info@stivalaccioteatro.it www.stivalaccioteatro.it

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